Fontana di Piazza San Leonardo (del Littorio)

Sita di fronte all’entrata di Palazzo Spineda (nei primi del novecento Palazzo dei Telegrafi), era nota anche con il nome di fontana del Littorio in epoca fascista. La fontana poggia su una fondazione in calcestruzzo ed e caratterizzata da tre bacini ovali in marmo di Valdagno. Il bacino di base, in marmo olivo battuto a martellina fina, con cordelle lucidate, costituito da sei pezzi collegati tra loro a doppio incastro, funge da vasca di raccoglimento dell’acqua. La vasca di mezzo, in marmo rosa corallo lucidato, poggia su una colonna di marmo olivo di quattro delfini, lavorata a scalpello. Essa è formata di un unico bacile ai cui estremi spuntano quattro teste di leone. Il bacino più elevato, in marmo rosa corallo lucidato, reca al centro una pigna in marmo olivo, ed è interamente sostenuto da una snella colonnina in marmo rosa corallo formata da un quattro fasci littori coronati da un capitello ornato di festoni d’alloro. Due ordini di gradini elevano la fontana al centro della piazza San Leonardo. La fontana è alimentata da un duplice impianto idraulico. Un primo impianto alimenta gli otto getti erogati dalle fauci dei delfini e pesca l’acqua da un pozzo artesiano. Il secondo impianto, alimentato dall’acquedotto comunale, serve i getti dei quattro leoni collocati nella vasca centrale e lo zampillo della pigna nella piccola vasca più alta. La fontana è stata inaugurata nel 1929.